IL TEMPO IMMAGINATO. Achille Funi tra archeologia, storia e modernità
Inaugurata l’11 novembre al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara nell’ambito di Sintonie, la mostra è aperta al pubblico fino al 17 marzo 2024
Nell’ambito del progetto Sintonie, nato dall’accordo triennale di partenariato tra la Direzione Regionale Musei dell’Emilia-Romagna, Assicoop Modena&Ferrara e Legacoop Estense, il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara dedica un’esposizione all’artista ferrarese Achille Funi.
La mostra, a cura di Emanuela Fiori e Tiziano Trocchi con la collaborazione di Luciano Rivi, è stata inaugurata sabato 11 novembre 2023 e sarà visitabile fino al 17 marzo 2024. Opere di Funi, principalmente parte della Raccolta Assicoop Modena&Ferrara, sono poste in dialogo con una scelta di reperti archeologici, provenienti dalla città etrusca di Spina, della collezione del museo Archeologico.
Nel saluto di apertura il direttore regionale Musei Emilia-Romagna Giorgio Cozzolino ha specificato che “con questo rilevante appuntamento si conclude il ciclo di esposizioni temporanee organizzate nell’ambito del progetto triennale ‘Sintonie’, frutto di un accordo di partnership che ha consentito di sviluppare un complesso di azioni mirato a delineare nuovi approcci di mediazione del patrimonio così come a valorizzare le testimonianze storico-artistiche del territorio”.
“Dopo le mostre dedicate a Gianfranco Goberti e Roberto Melli al Museo di Casa Romei, sono felice di poter ospitare questa terza importante esposizione al Museo Archeologico Nazionale di Ferrara – ha affermato il direttore Tiziano Trocchi – con cui rendiamo omaggio a una delle grandi figure del Novecento italiano approfondendo il suo rapporto con il culto dell’antico, una costante nel percorso artistico del maestro che ci ha dato così un’ulteriore opportunità di valorizzazione dei reperti della nostra collezione”.
“Ringrazio la Direzione Musei Emilia-Romagna per l’impegno portato avanti in questi anni – ha affermato il presidente di Assicoop Modena&Ferrara Milo Pacchioni – che ci sta permettendo di far conoscere a un pubblico sempre più ampio le opere di artisti ferraresi e modenesi custodite nella nostra Raccolta, promuovendo al contempo importanti occasioni di approfondimento culturale. Il percorso permanente Sintonie, che espone 37 opere della Raccolta non solo al Museo Archeologico ma anche a Casa Romei, proseguirà inoltre per tutto il 2024”.
“Sintonie rappresenta un proficuo modello di rapporto tra pubblico e privato – ha proseguito la direttrice di Legacoop Estense Chiara Bertelli – che conferma l’impegno della cooperazione nell’offrire alle proprie comunità di riferimento importanti occasioni di partecipazione sociale e fruizione culturale”.
Il progetto espositivo si focalizza sugli anni tra il 1933 e il 1937, periodo fondamentale per la città di Ferrara, prendendo spunto dalla concomitanza di due eventi: da un lato l’inaugurazione del Regio Museo di Spina – ora Museo Archeologico Nazionale – avvenuta nell’ottobre 1935 nel restaurato Palazzo Costabili, dall’altro l’impresa decorativa condotta nel triennio 1934-1937 da Achille Funi nella Sala della Consulta in Palazzo Comunale.
Il rinnovarsi del mito di Ferrara, raffigurato nel ciclo parietale dell’“Arengo” senza dimenticare la lezione figurativa degli affreschi rinascimentali cittadini, acquista ancor più vigore con la legittimazione del mito degli Etruschi, sancito dall’esposizione permanente dello straordinario ‘tesoro’ provenienti dagli scavi di Spina. Successivamente Achille Funi dipinge nella parte alta del salone le allegorie dei Mesi, di cui l’esposizione presenta i cartoni preparatori.
“Per la prima volta – ha precisato la curatrice Emanuela Fiori – sono qui esposti tutti e dodici i cartoni preparatori dei Mesi, recentemente acquisiti dalla Raccolta Assicoop Modena&Ferrara. Grazie a una serie di confronti tra le opere del pittore ferrarese e i prestigiosi materiali etruschi del Museo archeologico, il visitatore è chiamato a una riflessione sui tanti modi in cui è possibile immaginare il rapporto con il tempo e la storia, concepito da Achille Funi secondo modelli ciclici e rappresentato attraverso narrazioni in forma di mito, capaci di attualizzare i valori ideali del passato. La mostra sarà dunque per la città un’ulteriore importante occasione di approfondimento della figura di Achille Funi, affiancandosi idealmente all’esposizione promossa da Ferrara Arte a Palazzo Diamanti nello stesso periodo”.
Dal 28 ottobre 2023 al 25 febbraio 2024 sarà infatti possibile visitare a Palazzo Diamanti la mostra Achille Funi. Un maestro del Novecento tra storia e mito. Il biglietto di ingresso intero alla mostra del Museo Archeologico Nazionale darà diritto ad una riduzione sul biglietto di ingresso alla mostra di Palazzo Diamanti e viceversa.
Achille Funi (Ferrara 1890 – Appiano Gentile 1972) è una delle grandi figure del Novecento italiano. Formatosi a Milano con Cesare Tallone, Funi attraversa i diversi movimenti artistici dei primi anni venti del secolo scorso – dal futurismo alla metafisica – per divenire poi uno dei protagonisti insieme a Mario Sironi del gruppo “Novecento” guidato da Margherita Sarfatti. Negli anni trenta, sempre accanto a Sironi, il maestro è uno dei fautori del ritorno alla grande decorazione ad affresco, tecnica antica della quale diviene esperto attuatore fino a ricoprire l’insegnamento di Tecnica dell’affresco all’Accademia di Belle Arti di Brera dal 1940 al 1956.
SINTONIE
La mostra è parte del progetto Sintonie, un accordo triennale di collaborazione pubblico-privato promosso da Direzione Regionale Musei Emilia-Romagna, Assicoop Modena&Ferrara e Legacoop Estense. Il patrimonio collezionistico della Raccolta Assicoop, che raccoglie più di settecento opere di artisti ferraresi e modenesi tra ‘800 e ‘900, è chiamato al dialogo con le testimonianze e gli ambienti del Museo di Casa Romei e del Museo Archeologico Nazionale di Ferrara.
L’esposizione “Sintonie. Tra visioni racconti”, nucleo centrale del progetto, è stata inaugurata nel dicembre 2021 e per tre anni intende offrire alla fruizione pubblica, in un allestimento integrato al normale percorso di visita dei due musei, trentasette opere della Raccolta Assicoop Modena&Ferrara. Attraverso una serie di momenti espositivi e di attività di mediazione del patrimonio, il progetto si propone di offrire ai cittadini nuove opportunità di conoscenza e di valorizzazione della realtà artistica, collezionistica e museale ferrarese.