Anche la Direzione Musei dell' Emilia Romagna partecipa a Scopri il tuo museo, un progetto sperimentale nazionale di educazione al patrimonio culturale, che presenta una ‘rete di 40 musei’ dislocati in tutte le Regioni dell’Italia attraverso lo strumento didattico semplice ed efficace della mappa tematica.
Scarica le mappe di Scopri il tuo museo (davanti) e (dietro) e scopri tutti i segreti di Palazzo Milzetti a Faenza!
Un'iniziativa realizzata in collaborazione con Focus Junior e i Servizi Educativi del MiC.
PALAZZO MILZETTI - MUSEO NAZIONALE DELL’ETÀ NEOCLASSICA IN ROMAGNA
Web & social https://palazzomilzetti.cultura.gov.it/ https://www.facebook.com/PalazzoMilzettiFaenza https://www.instagram.com/palazzomilzetti1789faenza/
ORARI DI APERTURA prima domenica di ogni mese > ingresso gratuito Dal Lunedì al Sabato dalle ore 9.00 alle ore 18.30 (ultimo ingresso ore 17.45) Domenica dalle ore 13.30 alle ore 18.30 (ultimo ingresso ore 17.45)
GIORNATE AD INGRESSO GRATUITO: 5 gennaio Nott dé Bisò - Manifestazione dei rioni di Faenza legata al Palio del Niballo,25 e 26 marzo Giornate FAI di primavera, Anniversario della Liberazione 25 aprile, 8 maggio Beata Vergine Maria, Festa della Repubblica 2 giugno, un giorno a fine giugno Palio del Niballo, 30 settembre, MEI-Festa della musica indipendente italiana 1 ottobre e Giornata dell'Unità Nazionale 4 novembre.
ACQUISTO BIGLIETTI: E' attivo il sevizio di bigliettazione online. Per l'acquisto basta accedere all'app tramite il seguente link https://portale.museiitaliani.it/b2c/#it/buyTicketless/3f54fba6-8400-4f1e-a71f-049c85c6319e e registrarsi. E' attivo il pagamento con POS.
Si comunica che questo istituto s'impegna per offrire al pubblico un orario di visita quanto più esteso possibile, nel rispetto dei criteri per l'apertura al pubblico, la vigilanza e la sicurezza dei musei e dei luoghi della cultura statali previsti dal D.M. del 30 giugno 2016, in attesa che vengano espletate le previste procedure concorsuali finalizzate al superamento delle attuali carenze organiche e al conseguente incremento del personale in servizio. |
Ingresso Biglietto intero - € 5,00 Biglietto intero con mostra - €7,00 Biglietto agevolato giovani 18-25 anni- € 2,00 gratuito per tutti i cittadini di età inferiore a 18 anni. Abbonamento annuale “Carta Milzetti” - € 10,00 Abbonamento annuale “Carta Milzetti giovani” (18-25 anni) - € 4,00 sono previste ulteriori agevolazioni per l'ingresso controlla il seguente link: https://cultura.gov.it/agevolazioni
è possibile visitare il Palazzo con proprie guide, guide turistiche ProLoco Faenza, o con visite libere. Prenotazione obbligatoria per gruppi e scuole visite guidate gratuite per scuole primarie e secondarie calendario appuntamenti visibile sul sito http://palazzomilzetti.jimdo.com/
Accessibilità accessibile a persone con disabilità motorie ad eccezione della cucina e della saletta da pranzo al piano terreno
Servizi aula espositiva per mostre, sale per conferenze e convegni servizio gratuito di AUDIOGUIDE (italiano e inglese)
Carta della qualità e dei servizi |
PALAZZO MILZETTI - MUSEO NAZIONALE DELL’ETÀ NEOCLASSICA IN ROMAGNA
Palazzo Milzetti, come appare oggi, presenta la sistemazione architettonica progettata dall'arch. Giuseppe Pistocchi (1744-1814) nell'ultimo decennio del Settecento. Probabilmente fu il conte Nicola Milzetti, che già aveva affidato al Pistocchi la trasformazione (c.1785) del vecchio edificio della Posta, sul corso di Porta Imolese a Faenza, a coinvolgere quell'architetto nella ristrutturazione del nucleo delle antiche case Milzetti, danneggiate dal terremoto del 1781. L'intervento del Pistocchi che, optando per un unico blocco, progettò la facciata e le principali strutture murarie del nuovo palazzo, dovette tener conto anche della situazione preesistente; ciò che giustifica l'asimmetria del prospetto e certe irregolarità sul versante del giardino. Gli anni in cui furono condotti questi lavori sono probabilmente quelli immediatamente precedenti l'ottobre del 1796, quando l'atteggiamento dichiaratamente filofrancese del Pistocchi gli valse la prigione nel forte di San Leo, decretata dal governo pontificio. Al ritorno (febbraio 1797), la città gli aveva ormai voltato le spalle, preferendogli l'arch. Giovanni Antonio Antolini (1754-1841), appena rientrato da Roma e appoggiato dal nuovo gruppo egemone dei massoni di casa Laderchi.
Con la morte del conte Nicola Milzetti e il riscatto da parte del figlio Francesco dell'intera proprietà del palazzo, ha inizio il secondo tempo dei lavori, condotti con la consulenza dell'Antolini che, da Milano, progettò il completamento dello scalone e del salone ottagonale al piano nobile, aprendo la grande serliana sul giardino (1800-1801).
In successione, si colloca l'intervento di Felice Giani (1757-1823) e dei suoi collaboratori, documentato dai pagamenti registrati nel Taccuino manoscritto autografo dello stesso Giani: "Principiato il lavoro in casa Milzetti allì 19 ottobre 1802", si legge subito dopo la conclusione del ciclo bellissimo di palazzo Naldi, oggi Ghetti in Faenza. I pagamenti proseguono fino al 1805, che è anche l'anno segnato, a lavori ultimati, nel Gabinetto d'Amore al piano nobile.
A Giani va fatta risalire l'invenzione dell'intero partito decorativo, progettato in tutti i dettagli. Suoi sono infatti i disegni, ora ritrovati, per i pannelli a stucco eseguiti da Antonio Tretanove e successivamente da Francesco e Giovan Battista Ballanti Graziani; suoi sono gli studi per la parte ad ornato eseguita da Gaetano Bertolani e sue anche le soluzioni d'interno per gli arredi realizzati in quegli anni (specchiere, arredo ligneo della biblioteca…). I dipinti sono stati condotti, anziché ad affresco, a tempera su muro; una tecnica meno costosa, che consentiva grande velocità nell'esecuzione e colori brillanti, trasparenti e tersi. Studi e disegni di Giani per i dipinti e gli stucchi di Palazzo Milzetti si conservano in numerose collezioni italiane e straniere. Il nucleo più consistente e omogeneo appartiene alla raccolta del Cooper-Hewitt Museum di New York. Al di là della facciata di Giuseppe Pistocchi, non scompartita da avancorpi o lesene ma ornata dal bugnato a punta di diamante che corre attorno alle finestre, questo itinerario, che dovrà essere molto sommario, muove dal semplicissimo androne e raggiunge il piano terreno. Ha inizio a questo punto la sequenza, altrettanto preziosa e "inventata", delle stanze d'abitazione e dei servizi. E' questo l'apporto nuovissimo del funzionalismo settecentesco, il risultato della moderna attenzione portata alle esigenze quotidiane della vita.