MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI FERRARA Web & social www.archeoferrara.beniculturali.it https://twitter.com/ArcheoFerrara
ORARI DI APERTURA: prima domenica di ogni mese > ingresso gratuito Dal MARTEDI’ alla DOMENICA dalle ore 9:30 alle 17:00 (chiusura della biglietteria alle ore 16:30)
GIORNATE AD INGRESSO GRATUITO: Ultimo sabato di Carnevale 18 febbraio, San Giorgio 23 aprile, Anniversario della Liberazione 25 aprile, Ultimo sabato del palio di Ferrara 27 maggio, Festa della Repubblica 2 giugno, Primo sabato di ottobre per Festival di Internazionale 1 ottobre e Giornata dell'Unità Nazionale 4 novembre.
ACQUISTO BIGLIETTI: E' attivo il sevizio di bigliettazione online. Per l'acquisto basta accedere all'app tramite il seguente link https://portale.museiitaliani.it/b2c/#it/buyTicketless/ea5f1bcd-c2f9-4d1d-a65d-88ebe7617264 e registrarsi.
Si comunica che questo istituto s'impegna per offrire al pubblico un orario di visita quanto più esteso possibile, nel rispetto dei criteri per l'apertura al pubblico, la vigilanza e la sicurezza dei musei e dei luoghi della cultura statali previsti dal D.M. del 30 giugno 2016, in attesa che vengano espletate le previste procedure concorsuali finalizzate al superamento delle attuali carenze organiche e al conseguente incremento del personale in servizio.
EVENTI PASSATI: MOSTRA "SPINA ETRUSCA. UN GRANDE PORTO NEL MEDITERRANEO" |
Ingresso Si informano i gentili visitatori che, a causa di un guasto, l'impianto di condizionamento delle sale non è in funzione. Biglietto intero € 6,00 Biglietto integrato con Museo Nazionale Etrusco "P. Aria" di Marzabotto € 7 Agevolato € 2,00 (giovani di età compresa tra i 18 e i 25 anni) Ridotto solo giardino € 1
gratuito per tutti i cittadini di età inferiore a 18 anni. sono previste ulteriori agevolazioni per l'ingresso
Per la visita di gruppi e scolaresche è necessaria la prenotazione allo 053266299
Accessibilità accessi facilitati
Servizi sala per conferenze e convegni
Carta della qualità e dei servizi |
MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DI FERRARA
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Il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara fu inaugurato nel 1935 ed espone i materiali provenienti dalla città etrusca di Spina, importante emporio del mondo antico tra la metà del VI e gli inizi del III secolo a.C.
La storia del cinquecentesco Palazzo Costabili detto “di Ludovico il Moro”, riportato all’originario splendore con i restauri dell’architettura di Biagio Rossetti e degli splendidi affreschi del Garofalo e della sua scuola, si sposa con gli allestimenti del Museo, arricchiti da multiproiezioni, filmati e schermi digitali che accompagnano il visitatore nel percorso.
Al piano terra si inizia a fare la conoscenza degli Etruschi di Spina attraverso gli oggetti della vita quotidiana e le attività produttive, si passa quindi ai culti praticati, alla scrittura e alle lingue delle varie etnie che popolavano la città, facendone un vero e proprio centro multiculturale.
Al piano nobile la visita si snoda attraverso le sale dedicate alla necropoli, che ha restituito oltre 4.000 sepolture a inumazione e a incinerazione. Gli oggetti posti accanto al defunto al momento della sepoltura offrono preziose indicazioni sulla società di Spina, sulla vita economica e sui rapporti di scambio con il mondo greco e italico e rivelano quanto la sfera rituale fosse permeata da usanze elleniche. Costante delle sepolture più antiche è la ceramica attica con una quantità straordinaria di vasi prima a figure nere poi a figure rosse, prodotti dai più importanti ceramisti ateniesi; da questo straordinario complesso funerario proviene infatti una delle maggiori raccolte al mondo di vasi attici a figure rosse. Una menzione a parte merita la Sala degli Ori dove sono riuniti alcuni degli ornamenti più interessanti, orecchini, collane e diademi in oro e ambra, insieme a specchi in bronzo e vasetti portaprofumi in pasta vitrea.
Di notevole interesse sono poi le due grandi imbarcazioni monossili di età tardo romana rinvenute in prossimità dell’antico insediamento.
La visita si completa con la splendida Sala del Tesoro, dove spicca il soffitto affrescato all’inizio del Cinquecento dal Garofalo con personaggi di rango affacciati ad una illusoria balconata e infine con il vasto giardino neo-rinascimentale impreziosito da una galleria di rose, un labirinto e numerose essenze arboree.