Il ritorno della riforma del 2014 per l'Emilia-Romagna si evidenzia nei risultati d'incassi e frequentazioni del Polo Museale, l'innovativa struttura aggregativa attuata dal Ministro Franceschini per l'impegno del suo consigliere Lorenzo Casini e di tutto il Ministero.

Nel 2015 gli introiti dei siti che formano questo grande "museo diffuso" sul territorio erano circa novecentomila, oggi sono quasi un milione e mezzo, ma sono cresciuti solo nell'ultimo anno di quattrocentomila euro.

L'apporto, dovuto alla messa a reddito di siti a gestione diretta, prima trascurati, ed all'incremento medio del 18% delle presenze, ha visto le eccellenti permormances della Basilica di Sant'Apollinare in Classe, che si avvicina ora si duecentomila visitatori, e dei nostri siti ravennati, nonché dalla Pinacoteca Nazionale di Bologna che, ora aperta continuamente nelle sue due sedi, dalle 8.30 alle 19.30, lucra quasi duecentomila euro, con quasi settantamila presenze, raddoppiando i propri risultati, mentre il Castello di Torrechiara, Casa Romei e il Museo Archeologico Nazionale di Ferrara hanno avuto incrementi del 50%. Nel biennio 2016/2017 inoltre, sono state quasi cinquanta le mostre e le esposizioni direttamente promosse o organizzate da altre enti e associazioni in collaborazione con i musei del Polo.

Oltre settecentomila visitatori ed un incasso record per una struttura nuova che ha registrato un grande impegno da parte del personale e che si pone come esempio e punto di riferimento per la creazione di un vero Polo Museale nella regione, secondo gli auspici ministeriali: propositi concretizzati in un triennio.

In allegato: la tabella con i dati riassuntivi suddivisi per museo per gli anni 205/2017 (formato .ods, 30KB)