Il 9 ottobre 2025 si sono conclusi i lavori di miglioramento sismico alla Rocca di San Leo, straordinario complesso architettonico e testimone secolare di eventi storici, politici e naturali. I risultati dell’importante intervento, promosso e seguito dai Musei Nazionale di Bologna - Direzione Regionale Musei Nazionali Emilia-Romagna, saranno presentati nel corso di una conferenza pubblica, aperta alla cittadinanza e agli interessati, il 16 ottobre alle ore 17,00 presso il torrione maggiore della Fortezza, con l’obiettivo di condividere le finalità, le fasi del cantiere e le soluzioni adottate per garantire la sicurezza e la conservazione del monumento.
“L’intervento - commenta Costantino D’Orazio direttore ad interim dei Musei Nazionale di Bologna - Direzione Regionale Musei Nazionali Emilia-Romagna - è stato realizzato grazie a un finanziamento di 500.000,00 euro del Ministero della Cultura e ha avuto come obiettivo la riduzione delle vulnerabilità strutturali e l’aumento della sicurezza sismica, nel rispetto del valore storico e della funzione museale della Fortezza. Si tratta di una ulteriore tappa nella gestione condivisa di questo luogo, che vede la stretta collaborazione tra il MiC e il Comune di San Leo, con l’obiettivo della tutela e della valorizzazione del bene.”
Il progetto ha preso avvio alla fine del 2022 con una dettagliata verifica della vulnerabilità sismica e la stesura della relazione geologica ed ha portato alla realizzazione di opere prevalentemente strutturali, finalizzate non solo alla sicurezza, ma anche alla tutela e valorizzazione del bene.
“Tra gli interventi principali del nostro intervento, specifica l’ing. Giovanni Cangi mandatario del raggruppamento di professionisti che hanno lavorato alla progettazione e alla direzione lavori, possiamo elencare il rinforzo delle strutture di copertura del mastio e dei due bastioni, con conservazione delle storiche strutture lignee, il consolidamento delle murature, inclusi i cantonali della terza piazza d’Armi, l’accesso alla cella di Cagliostro e la cella di Felice Orsini, l’inserimento di un sistema di tiranti per prevenire il ribaltamento dei fronti, salvaguardando le pavimentazioni storiche e il ripristino delle tinteggiature nelle sale oggetto di lavorazione, ora nuovamente fruibili al pubblico”.
Il progetto si è distinto per l’approccio sostenibile e conservativo, nel rispetto del criterio del minimo intervento utile, con mantenimento delle strutture storiche, recupero dei materiali esistenti e soluzioni a bassa manutenzione. Nonostante le difficoltà legate all’accessibilità del sito, il cantiere è stato organizzato in modo da mantenere attiva la fruizione di alcune aree museali, riducendo al minimo i disagi per il pubblico. Un risultato reso possibile grazie alla collaborazione tra i Musei Nazionale di Bologna - Direzione Regionale Musei Nazionali Emilia-Romagna, il Comune di San Leo concessionario della Fortezza, il personale museale, i progettisti e l’impresa esecutrice C.E.S.A. di Città di Castello, in costante dialogo durante tutte le fasi del progetto.
L’intervento ha offerto anche l’opportunità di approfondire l’evoluzione storica e le trasformazioni architettoniche del complesso, con particolare attenzione all’intervento seguito al terremoto del 1786, realizzato da Giuseppe Valadier, Architetto Camerale, in un periodo in cui la rocca ospitava il prigioniero Conte Cagliostro.
“La conferenza pubblica sarà l’occasione, conclude Elena Rossoni direttrice della Fortezza, per raccontare questo importante percorso di conservazione e rilancio del monumento, con uno sguardo al passato e una prospettiva rivolta al futuro della Fortezza come polo culturale e turistico di riferimento sia per il territorio che a livello nazionale e internazionale. A questo intervento farà seguito una seconda fase prevista per il 2027 e altri miglioramenti impiantistici finalizzati al conseguimento del Certificato Prevenzione Incendi nel 2026. Inoltre è in corso di elaborazione un progetto di riallestimento degli spazi e di nuova comunicazione che verrà realizzato nell’estate del 2026, con ulteriori ampliamenti nel corso dell’anno successivo. Quest’ultimo progetto nasce da un Accordo di valorizzazione stilato tra Musei Nazionale di Bologna - Direzione Regionale Musei Nazionali Emilia-Romagna, il Comune di San Leo e l’Università degli Studi di Bologna, sede di Ravenna, Dipartimento di Beni Culturali, Laboratorio Frame Lab.
Programma della conferenza
Saluti istituzionali
Dott. Costantino D’Orazio (in collegamento)
Direttore ad interim dei Musei Nazionali di Bologna - Direzione Regionale Musei Nazionali Emilia-Romagna
Dott.ssa Federica Gonzato
Soprintendente Archeologia, Belle Arti E Paesaggio Per Le Province Di Ravenna, Forli'-Cesena e Rimini
Ing. Leonardo Bindi
Sindaco di San Leo
Intervengono
Dott.ssa Elena Rossoni
Direttrice della Fortezza di San Leo per i Musei Nazionali di Bologna -Direzione Regionale Musei Nazionali Emilia-Romagna
Ing. Giovanni Cangi – mandatario del gruppo di professionisti che si sono occupati della progettazione, direzione lavori e sicurezza